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Settimana corta alle scuole medie: il sindaco Tosi scrive una lettera a genitori e insegnanti

Settimana corta alle scuole medie: il sindaco Tosi scrive una lettera a genitori e insegnanti

venerdì 27 ottobre 2023

In questi giorni i docenti dei due istituti comprensivi scolastici di Fiorano Modenese stanno decidendo se introdurre, dal prossimo anno, la "settimana corta", rimodulando l'orario scolastico su cinque giorni settimanali, con sei ore di lezione dal lunedì al venerdì e sabato libero. A tal proposito il sindaco Francesco Tosi ha indirizzato una lettera aperta a docenti e genitori, facendo riferimento anche alla propria esperienza didattica: “Stimati docenti e gentili genitori, la decisone che verrà assunta dai due comprensivi sulla proposta della settimana corta ha delle conseguenze sul piano didattico molto impattanti sulla qualità della scuola e sulla preparazione dei ragazzi – si legge nella lettera – confesso di essere molto preoccupato per la possibilità che la proposta venga accettata. Ho sempre ritenuto che un ragazzo, quando è stato in classe per cinque ore consecutive, abbia fatto forse anche troppo. Quando insegnavo, speravo che non mi venisse mai assegnata la quinta ora di lezione, perché la differenza di rendimento, sia mio che dei ragazzi, tra le prime e le ultime ore della mattinata, era fuori discussione. Ora si parla di aggiungere la sesta ora, dalle 13 alle 14”. Il primo cittadino dice di aver sempre pensato che la finalità principe della scuola sia quella di appassionare il ragazzo al sapere e che, soprattutto per questo, troverebbe incomprensibile prolungare le lezioni dalle 13 alle 14, per ragazzi tra gli 11 e i 14 anni, in quanto comprometterebbe la qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento. “Dal mio punto di vista – prosegue Tosi – ritengo impossibile per un docente sostenere che con le seste ore di lezione, e di conseguenza con pomeriggi più brevi e oberati da maggior lavoro per il giorno successivo, la qualità della scuola e la preparazione dei ragazzi migliorino. Quale sarà il risultato? D’altra parte chiedo: un docente davvero interessato all’efficacia del proprio lavoro sulla formazione dei ragazzi, potendo scegliere, sceglierebbe di fare lezione le ultime ore della mattinata? Ogni scelta ha un prezzo e i prezzi si pagano, nel bene e nel male – conclude la lettera – il problema è che, in questo, caso a pagare sarebbero i nostri ragazzi. Nel rispetto delle opinioni di ciascuno, auguro a chi deve scegliere di farlo con la massima saggezza, nell’esclusivo interesse della qualità dell’insegnamento e quindi della maggiore efficacia per la formazione dei ragazzi”.