sabato 30 luglio 2022
di Paolo Braglia
Un consiglio comunale che presentava tra i punti all’ordine del giorno due mozioni per la richiesta di revoca dell’incarico all’assessora ai lavori pubblici e allo sport Monica Lusetti e al presidente del consiglio Alessandro Reginato non poteva che creare discussioni. Il consiglio comunale di giovedì scorso è stato aperto dalla surroga del consigliere comunale del PD Matteo Andreoli, surroga bloccata dalla minoranza che si è appellata all’art. 48, una sospensiva sulla delibera . “Di fatto, - sostengono i gruppi consiliari PD e lista civica ‘Francesco Tosi è il mio Sindaco’ - hanno impedito ad un consigliere di prendere parte al consiglio comunale e di esprimere il proprio voto, come era suo legittimo e inequivocabile diritto. Riteniamo questo un atto gravissimo che lede le regole democratiche, non essendovi nessuna causa di ineleggibilità o di incompatibilità da contestare, messo in atto con chiare intenzioni dilatorie e ostruzionistiche”.
Dopo aver affrontato altri temi, in seguito lo stesso consiglio comunale è stato interrotto dall’uscita di maggioranza e sindaco, che, contestando la mancata surroga, hanno abbandonato l’aula arrivato il momento di affrontare le mozioni di sfiducia al presidente del consiglio comunale e all’assessora Lusetti, facendo mancare il numero legale. “La motivazione dell’uscita è indubbiamente nobilissima – scrivono dalla sezione fioranese di Fratelli d’Italia - il voto sul primo punto all’ordine del giorno, la surroga di un consigliere del PD dimissionario che è stata rimandata al prossimo consiglio, non è stato di loro gradimento e lo ritengono ingiusto”. Sempre Fratelli d’Italia sostiene che la maggioranza si sia accorta “di questa ‘ingiustizia’ solo dopo l’approvazione all’unanimità di vari altri punti all’ordine del giorno” e dopo l’approvazione del bilancio con voto favorevole del gruppo misto e astensione dei tre partiti di opposizione. “Che sia per questo che la mozione di sfiducia al Presidente non era stata messa, come ci sarebbe parso più sensato, come primo o secondo punto nell’ordine del giorno?”, si chiede FdI nella nota.
Alla domanda ha risposto lo stesso presidente del consiglio comunale Reginato in un comunicato sostenendo di aver applicato il regolamento: “perché le proposte di discussione vanno inserite in ordine di presentazione”. “L’art.44 del regolamento al comma 3 recita: l’ordine di trattazione delle proposte può essere modificato, su proposta del Presidente o di un consigliere, qualora nessuno dei membri del consiglio si opponga. In caso di opposizione, decide il consiglio con votazione, a maggioranza, senza discussione”. Reginato difende il suo operato: “Le sfiducie richieste, da inizio mandato, sono state tre, ma discussa una sola, le altre ritirate. Non ho ricevuto nessuna segnalazione da parte degli organi competenti nella quale mi venisse contestato di non aver fatto rispettare il regolamento. Mi hanno definito “divisivo”. Se applicare il regolamento e farlo rispettare è divisivo, allora hanno ragione e sì, lo sono”.
Il consiglio comunale interrotto giovedì scorso proseguirà lunedì a casa Corsini, con inizio alle ore 19, e nel corso dei lavori saranno affrontati nuovamente la surroga del consigliere comunale Matteo Andreoli e le due mozioni di revoca.